Animali, batteri e funghi che vivono sotto la corteccia di alberi vecchi o in decomposizione saranno il tema di un colloquio organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige l’8 novembre al Museo di Scienze Naturali.
Gran parte della biodiversità di un bosco è costituita da specie che vivono sotto la corteccia di alberi vecchi o in decomposizione. Si tratta di organismi indissolubilmente legati al legno morto, fondamentale per il funzionamento dell’ecosistema e presente nei boschi naturali o non soggetti a usi esclusivamente commerciali. All’interno di tale comunità biologica si annovera una grande diversità di organismi, tra cui batteri, funghi, artropodi e vertebrati, ma fra essi il gruppo dominante è rappresentato dagli insetti. Lo studio dell’entomofauna acquisisce, quindi, una notevole importanza per comprendere lo stato di salute di una foresta e per conoscerne i cambiamenti che stanno avendo luogo in risposta a perturbazioni operate dall’uomo. Ne è testimonianza il fatto che la maggior parte delle specie protette di insetti in Europa siano proprio rappresentate da coleotteri che vivono sotto la corteccia di alberi vecchi o deperienti.
Il colloquio “Sotto la corteccia“, organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige mercoledì, 8 novembre alle ore 18 presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, fornirà una panoramica sulla storia naturale degli organismi del legno morto, sul loro ruolo nella rete ecologica e sugli aspetti più importanti della conservazione e del monitoraggio. Verranno presentati inoltre gli attuali lavori di ricerca sulla tutela della biodiversità funzionale negli ecosistemi forestali. Con il ricercatore e zoologo Alessandro Campanaro, la ricercatrice ed entomologa Silvia Gisondi e l’assistente di ricerca e dottoranda dell’Università di Siena ed entomologa Alice Lenzi.
L’ingresso è gratuito. Si consiglia di prenotare sul sito del museo.
Info: tel. 0471/412964