La biodiversità dei prati senza frutticoltura intensiva

7. Novembre

La biodiversità dei frutteti tradizionali in Alto Adige e lo sviluppo storico di questi habitat

La biodiversità dei frutteti tradizionali in Alto Adige e lo sviluppo storico di questi habitat sono il tema di un convegno in programma il 9 novembre al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. In lingua tedesca. Visibile anche online.

 

Mentre la frutticoltura moderna e intensiva è caratterizzata da varietà di piante a basso fusto in monocoltura, fino a tutto il XX secolo in tutta l’Europa dominavano prati con alberi da frutto sparsi e ad alto o medio fusto, nonché di età, specie e varietà differenti. Venivano utilizzati non solo per la produzione di frutta, ma anche di fieno o per il pascolo del bestiame, per la produzione di legname o di strame da foglie.

 

Questo tipo di frutteto è un habitat tradizionale di alto valore paesaggistico e naturalistico, un tempo diffuso anche in Alto Adige. In occasione del colloquio in lingua tedesca “Lebensraum Streuobstwiese: Juwel der Artenvielfalt”, in programma il 9 novembre alle ore 18 presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige e organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige, due ricercatori di Eurac Research presenteranno i risultati di due progetti di ricerca sulla biodiversità dei frutteti tradizionali e sull’evoluzione storica di questi habitat.

 

I relatori saranno Elia Guariento, entomologo presso l’Istituto per l’Ambiente Alpino di Eurac Research, e Alexander Schönafinger, studente dell’Università di Innsbruck, che ha scelto questo tema per la sua tesi di Master.

 

Il colloquio si svolge in lingua tedesca. Si consiglia l’iscrizione online sul sito web del museo al link https://app.no-q.info/naturmuseum-sudtirol/calendar#/event/136101. L’ingresso è gratuito.

 

La Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige è nata nel 2020 su iniziativa del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, dalla Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano e dal team di monitoraggio della biodiversità di Eurac Research. L’obiettivo è quello di costruire una rete che coinvolga tutte le istituzioni attive nel campo della biodiversità.

 

Info: tel. 0471 412964.

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