Al Museo di Scienze Naturali ospitiamo spesso toricinanti, che ci aiutano in molte delle nostre attività e progetti. Abbiamo invitato alcuni di loro a contribuire anche al nostro Magazine.
La sensazione di disgusto e panico al primo momento: insetti lunghi e marroni con antenne lunghe e gambe ancora più lunghe. Se ti chiedessi se vuoi tenere in mano un “mostro” del genere, lo faresti?
È l’ignoranza che ci fa temere questi animali. A causa della mancanza di familiarità con gli insetti in generale, la nostra società tende ad essere più riluttante nei loro confronti, a meno che non si tratti di farfalle, libellule e api.
Spesso il nostro sistema nervoso associa l’ignoto – come insetti sconosciuti – al pericolo, e quindi manteniamo le distanze coi fasmidi, che includono gli insetti stecco. Ci manca la consapevolezza di ciò che è veramente pericoloso per la vita. I fasmidi, gli insetti stecco e i loro sono un ordine di insetti erbivori, e sottolineo, non mangiano le persone.
Quando durante il mio tirocinio al Museo di Scienze Naturali mi è stato chiesto di occuparmi degli insetti stecco, la mia tutor mi ha detto: “Vieni, prendili in mano, osa!” Io con cautela ho chiesto: “Mordono? Possono volarmi in faccia? Si muovono velocemente e mi strisciano sul braccio?” Lei mi ha tranquillizzato. Sentivo una certa resistenza, ma ho comunque allungato la mano nel terrario e toccato il mio primo fasmide. Era un esemplare adulto, leggerissimo, e solleticava quando si è posato sul palmo. Il momento è stato catturato dalla mia tutor in una foto perfetta! Il mio viso splende di gioia. Sono particolarmente sorpresa da quanto l’insetto sia tranquillo. Si muove quasi per niente e quando lo fa, è molto, molto lento. Sono animali tranquilli per natura, non riesco a spiegarmi il mio timore a posteriori.
Da quel momento me ne sono occupata tutti i giorni e con piacere. Ho scoperto che non solo sono tranquilli, ma sono anche facili da mantenere e si adattano bene alla vita domestica. Il museo ne ha un piccolo gruppo da una mostra passata, non sono una specie autoctona e non possono quindi essere semplicemente rilasciati all’aperto. Inoltre, hanno bisogno di calore durante tutto l’anno, in natura si trovano nelle aree tropicali e subtropicali.
Mi sono chiesta più volte da dove provenga questa paura e questa sensazione di disgusto. Sì, certo, non conoscevo gli insetti stecco, non potevo giudicarli e li percepivo solo come pericolo. E già il nome fasmidi (“Gespensterschrecke” in tedesco)! Chi lo ha scelto? (Se qualcuno conosce la risposta me lo faccia sapere per favore).
Trovo importante considerare cosa sia davvero pericoloso per gli esseri umani e cosa no. È quando ho sentito che non avevano caratteristiche particolarmente pericolose, sono riuscita a superare il mio timore e li ho accettati. Non vado nel panico per fasmidi o ragni. Ma se qualcuno soffre di fobia dei ragni, è sicuramente più difficile. Quello che non capisco è che appena viene scoperto un ragno in casa, viene generalmente ucciso, spesso aspirato. I ragni provano dolore e la morte nell’aspirapolvere è altrettanto spiacevole per loro quanto per noi la morte in un uragano. A proposito, i fasmidi sono sensibili ai rumori, timide e perdono le loro zampe quando sono stressate.
Il nostro centro di ricerca sugli insetti stecco è un normale ufficio. Ne ho osservato uno appena nato camminare sulla mia tastiera del computer. Tuttavia, sembrava disorientato fuori dal suo territorio (terrario). L’ho subito trasporto nel suo terrario con un pennellino, perché temevo che perdesse le sue zampe.
Quello che voglio dire è che non tutti gli insetti, e non tutti gli animali, sono così terrificanti come possono sembrare. Vorrei che le persone affrontassero la vita, soprattutto la natura, con un atteggiamento più aperto e consapevole.
Quindi, prima di scappare urlando, valuta la situazione!
Articolo di Sarah Meran Bisan (19), Girlano