Racconti di natura del Parco Nazionale dello Stelvio

Tema: Museo
6. Dicembre

I primi due volumi della nuova collana narrativa Storie di scienza, realizzata dal Parco Nazionale dello Stelvio, sono dedicati a lupi, streghe e vampiri. I volumi verranno presentati il 10 dicembre presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige.

La collana nasce con l’obiettivo di accompagnare il pubblico alla scoperta del mondo delle ricercatrici e dei ricercatori che operano nel Parco. Il progetto editoriale si affida alla narrazione per tradurre i metodi, gli obiettivi, le ricadute, i protagonisti e il senso della ricerca scientifica; storie rivolte a chi ama la natura o a chi vuole scoprire cosa significhi fare vita da campo. E lo fa in maniera lieve e scorrevole, attraverso avventure, aneddoti, esperienze e riflessioni di chi dedica la vita alla tutela della natura e con le passioni della conoscenza e della bellezza.

 

I primi due volumi intitolati “Racconti di straordinarie ricerche wolf induced” e “Streghe, Vampiri e altri demoni” verranno presentati martedì, 10 dicembre alle ore 18 presso il Museo di Scienze Naturali. Scritti dalla divulgatrice scientifica Anna Sustersic per la casa editrice Edinat, i volumi conducono a scoprire due dimensioni del Parco: quella del monitoraggio scientifico e quella dei chirotteri. Il monitoraggio è alla base della ricerca nel Parco. Gipeti, aquile, marmotte, grandi carnivori, ma anche ghiacciai, insetti impollinatori e molto altro sono i protagonisti degli otto racconti del libro. “Il monitoraggio, ovvero la raccolta sistematica di osservazioni su diverse specie nel tempo, è lo strumento che ci permette di raccontare la natura e le sue regole ed è il modo che abbiamo per individuare i problemi, trovare risposte e individuare metodi di conservazione efficaci, ma non solo”, spiega Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio, “attraverso questa raccolta di dati nel tempo quantifichiamo le variazioni che avvengono nell’ambiente e sulle attività umane, e questo ci permette di migliorare gli strumenti di tutela tanto per le une quanto per le altre”.

 

Il filo rosso narrativo attorno al quale prendono forma i racconti del libro è, come suggerisce il wolf induced del titolo, un fatto di cronaca realmente accaduto: il bracconaggio del primo lupo all’interno del Parco dello Stelvio avvenuto il 19 febbraio 2022. La vicenda, che evidenzia in maniera forte un aspetto del rapporto complesso che esiste fra tutela ambientale e società, viene utilizzata come spunto di riflessione attorno a cui ruota l’intera narrazione.

 

Il secondo volume porta nel mondo poco conosciuto dei pipistrelli, spesso oggetto di leggende e miti oscuri. Un mondo però che, come si scoprirà nel libro, riserva sorprese straordinarie e inaspettate e svela nuove dimensioni del mondo naturale e le sue speciali ‘magie’. “Come predatori specializzati, i pipistrelli rappresentano tasselli importanti all’interno delle complesse relazioni che insistono negli ecosistemi dai quali anche noi dipendiamo” spiega Martina Spada, collaboratrice dell’Università dell’Insubria di Varese, istituzione con la quale il Parco collabora per il monitoraggio dei chirotteri e che, insieme a Mattia Panzeri, ha fornito la consulenza scientifica per il libro. “La loro tutela è fondamentale, così come dovrebbe essere per qualsiasi altra specie, poiché ogni stato di alterazione di queste relazioni potrebbe comportare conseguenze a volte catastrofiche e non prevedibili, con ricadute importanti anche sulla nostra specie”.

 

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