Biodiversità fluviale

Tema: Museo
8. Aprile

Le acque dolci, come fiumi e laghi, coprono circa il due per cento della superficie terrestre, ma ospitano il dieci per cento delle specie conosciute e circa un terzo di tutti i vertebrati. La biodiversità delle acque dolci è il tema di una conferenza organizzata da Eurac e dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige il 10 aprile al Museo di Scienze Naturali.

Le acque dolci offrono servizi essenziali per l’umanità ed anche per questo fiumi e laghi sono tra gli ecosistemi maggiormente minacciati dalle attività umane. La gestione sostenibile delle risorse idriche è fondamentale per garantire la conservazione della biodiversità. A livello europeo, le direttive di tutela ambientale si propongono di ripristinare lo stato ecologico dei fiumi attraverso attività di monitoraggio e conservazione. Ciononostante, gran parte degli ecosistemi fluviali rimane in uno stato alterato e spesso gli indicatori ecologici che dovrebbero guidare le scelte gestionali non sono in grado di identificare la natura e l’origine dell’alterazione stessa.

 

Parte del problema è legato alla difficile quantificazione della biodiversità ed i suoi cambiamenti. Tale difficoltà è particolarmente acuta negli ecosistemi fluviali per via della loro forte dinamicità nello spazio e nel tempo. Partendo dalla sua esperienza di ricerca, Stefano Larsen in occasione del colloquio “La biodiversità fluviale nello spazio e nel tempo” mostrerà come gli ambienti acquatici e terrestri siano strettamente legati, e come l’ecosistema fiume ‘continui’ oltre le sue sponde. Discuterà inoltre come la recente ripresa della biodiversità nei fiumi europei possa nascondere importanti cambiamenti nella composizione delle specie.

La conferenza organizzata da Eurac e dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige si terrà mercoledì, 10 aprile alle ore 18 presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. Stefano Larsen è ricercatore in ecologia quantitativa presso la Fondazione Edmund Mach dal 2019. Nella sua attività di ricerca, maturata tra Gran Bretagna, Germania ed Italia, indaga come processi naturali ed antropici influenzano la biodiversità degli ecosistemi acquatici con particolare attenzione ai fiumi e alle zone riparie.

 

L’ingresso è gratuito. È consigliata la prenotazione sul sito web del museo. La conferenza è visibile anche online sul canale YouTube del museo.

 

Info: tel. 0471 412964

Qui potete trovare ulteriori articoli

Tema: Museo
19. Aprile
C’era una volta il rettile più antico d‘Italia
28. Agosto
Chi era la Megachirella wachtleri?

Non mancare ai nostri prossimi eventi!

Se desideri, ti mandiamo una volta al mese una nostra newsletter. Iscriviti subito!
Si è verificato un errore durante l'invio del messaggio. Si prega di riprovare più tardi.
Grazie per il suo messaggio. È stato inviato.