Le conifere dominano le foreste del Triassico. Ma quante specie esistevano allora? Occupavano tutte le stesse nicchie ecologiche?
Le tracce di uno dei più antichi e complessi ecosistemi Triassici del continente europeo sono arrivate fino a noi preservate nel giacimento fossilifero del Monte Prà della Vacca/Kühwiesenkopf, nelle Dolomiti settentrionali (Valdaora/Olang Dolomites). Questo giacimento, noto per la sua ricchezza di fossili appartenenti a vari gruppi di organismi (sia terrestri che marini) ed in ottimo stato di conservazione (Fossillagerstätte), ha registrato la ripresa degli ecosistemi (biotic recovery) successiva all’estinzione di massa avvenuta alla fine del Permiano (251 milioni di anni fa). Inoltre, ha permesso la ricostruzione gli ambienti marini e terrestri risalenti all’Anisico (247–242 milioni di anni fa). Da uno degli orizzonti principali del giacimento, in sedimenti di mare basso depositatisi circa 245 milioni di anni fa, sono stati raccolti resti di piante appartenenti a diversi gruppi di piante tra cui licopodi, equiseti, felci, felci con seme, cicadee e conifere. In questa flora così diversificata, le conifere rappresentano un elemento importante, sia per la loro abbondanza, sia perché attraverso il loro studio ed il confronto con specie coeve di altre località si possono ottenere informazioni paleoecologiche, paleambientali e climatiche.
Quello che contraddistingue il clima durante il Triassico è certamente l’assenza di calotte glaciali ai poli ed elevati livelli di CO2 in atmosfera, responsabili di un crescente effetto serra. Tuttavia, alcuni episodi, detti eventi umidi, hanno punteggiato il clima Triassico, come già dimostrato da altri autori. La contemporaneità della flora del Monte Prà della Vacca/Kühwiesenkopf ad uno di questi eventi umidi e l’ottima preservazione del materiale offrono l’opportunità di attuare uno studio integrato per investigare aspetti paleobotanici e climatici. L’obiettivo principale di questo progetto di ricerca è quello di studiare le conifere della flora del Monte Prà della Vacca/Kühwiesenkopf ed il loro potenziale nel registrare i cambiamenti paleoclimatici e paleoambientali. Lo studio delle caratteristiche epidermiche (ad esempio densità e indice stomatici) delle conifere, attraverso l’analisi al microscopio delle cuticole permetterà di ricostruire eventuali fluttuazioni nella concentrazione della CO2 atmosferica. L’analisi della composizione geochimica della materia organica dalle conifere, attraverso delle analisi taxon-specifiche, e della sostanza organica dispersa nel sedimento, consentirà invece di interpretare l’ecologia dei vari taxa e di fornire una curva del δ13C ad alta risoluzione in un intervallo di tempo di circa 1,5 milioni di anni. Questo studio, in collaborazione con L’Università di Padova, permetterà di conoscere meglio il paleoclima ed i paleoambienti dell’area dolomitica dopo la grande estinzione della fine del Permiano.